Abituiamoci a passare i sabati in casa, perché il Milan la domenica é di festa. Cosí come abituiamoci a vivere una stagione con le solite 2/3 incognite, mentre il resto della formazione é scritta, salvo infortuni/squalifiche.
Partiamo dal Parma, squadra che negli anni precedenti é sempre stata un'avversaria ostica per la compagine rossonera. Formazione quasi certa per i ducali, con Mirante in porta, Zaccardo, paci, Lucarelli e l'ex Antonelli (mollato troppo presto e con troppa leggerezza) in difesa, Morrone, Valiani, Gobbi, Candreva e Marquez a centrocampo, con l'altro ex Crespo in vantaggio su Bojinov nel ruolo di finalizzatore.
Capitolo Milan: l'ossatura di Allegri anche al Tardini sará composta da Abbiati in porta, Nesta e Thiago Silva centrali, Antonini sull'out di sinistra, Pirlo al centro a dettare i tempi, Gattuso ad aggredire in mediana, Ronaldinho aperto a sinistra e Ibrahimovic a guidare l'attacco. Con Oddo non convocato e Montelongo aggregato alla Primavera (ed esordio con goal la scorsa settimana), il terzino destro vedrá il ballottaggio Abate-Zambrotta, con il primo leggermente favorito. A centrocampo il vero dilemma per la terza maglia: Allegri infatti potrebbe far giocare Flamini, e a quel punto ci sarebbe un altro duello Boateng-Robinho in avanti, oppure il ballottaggio é proprio in mediana, tra il ghanese e Seedorf, con Robinho a completare il tridente. In ogni caso, sembra scontato il ritorno al 4-3-3 e Ronaldinho titolare. Ci si augura in primis che la mossa sia frutto di Allegri, e non conseguenza del Seedorf pensiero, che tradotto dal gergo societario, altro non vuol dire che Ronaldinho in campo per la gioia del Presidente Berlusconi. E che Pato, convocato e in panchina, non si debba piú fermare.
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