C'era una volta il Milan, una squadra dove la classe e la signorilitá erano un dogma, dove i panni in sporchi si lavavano in famiglia, e dove serietá e professionalitá erano anteposti persino alle prestazioni sportive. C'era una volta una squadra che dettava legge in Italia e nel Mondo sia in campo che nel mercato, che costellava le proprie rose dei migliori tasselli a disposizione, che si concedeva lussi e capricci potendo tranquillamente permetterseli. C'era una volta una dirigenza che designava chi potesse parlare con la stampa e dettava le linee guida delle dichiarazioni dei propri tesserati. C'era una volta, oggi non c'é piú.
Leonardo dopo 13 anni trascorsi nel Milan, come giocatore prima, dirigente durante e allenatore poi, ha sempre svolto un lavoro esemplare, oltre ogni aspettativa. Da giocatore é tra gli artefici dello scudetto zaccheroniano, tricolore che mancava da anni e che veniva dopo le stagioni di Tabarez e dai fallimenti dei Sacchi & Capello bis, con piazzamenti come l'undicesimo posto. Da dirigente ha fatto approdare a Milanello Ricardo Kaká per 8 mln, Pato e Thiago Silva, ovvero tre fenomeni. Da allenatore ha preso in mano una squadra vecchia e logora, gli ha dato una fisionomia, ha dovuto reinterpretare la sua idea di calcio con giocatori non adatti, ha disputato mezza stagione senza Nesta e Pato, ha dovuto giocare con Favalli centrale per 2 mesi, ogni giocatore in rosa si é infortunato almeno una volta e ció nonostante ha insidiato l'Inter in vetta e si é piazzato per la qualificazione diretta alla Champions. Leonardo chiedeva Hernanes, gli hanno venduto Kaká. Chiedeva Dzeko, o Luis Fabiano, gli hanno preso Huntellar l'ultimo giorno del mercato. Ha resuscitato Ronaldinho. E il tutto consapevole di essere un part-time.
Se in estate avevamo giá assistito alle accuse di Berlusconi, in sequenza sono arrivate anche quelle di Inzaghi e di Gattuso, ovvero due senatori che la passata stagione hanno fatto piú panchina che campo. Inzaghi ha 37 anni, vive di rinnovi annuali grazie alla stima e amicizia tra lui e Galliani, e vive per battere il record di goal europei, e il Milan gli sta concedendo l'occasione di farlo. Gattuso invece la passata stagione l'ha trascorsa in gran parte infortunato, e poi quando schierato era in evidente fabbisogno di ossigeno. Senza comunque pensare al bene della squadra, i due giocatori hanno manifestato l'intenzione di varare altre destinazioni, allarme rientrato per entrambi dopo le rassicurazioni di Allegri e lo stesso Galliani.
Detto ció, mi sembra che a Leonardo non dico vada fatta una statua come quella del Paron Rocco, ma basta lanciargli frecciate. Leonardo é stato silurato per aver anteposto il bene del Milan al bene dei singoli, Berlusconi compreso. Se questo é un reato, lapidiamolo pure... altrimenti un esame di coscienza per questi giocatori, perché comunque Berlusconi é quello che stacca gli assegni... loro invece sono pagati per indossare la maglia del Milan e fare úno dei migliori mestieri al mondo... e ricordiamo a tutti che di intoccabile, al Milan, c'é solo la Maglia!!!
Esprimi il tuo parere! Calcio Critico permette di commentare i post anche in modo anonimo e senza alcuna registrazione.
0 commenti:
Posta un commento