29 settembre 2010

Ajax - Milan: il trionfo degli ex

Nella notte degli ex, sono proprio loro a torvare il goal del definitivo pareggio: Seedorf inventa, e Ibrahimovic non sbaglia. Finisce 1 a 1 tra i Lancieri e il Diavolo, con l'Ajax che si conferma bestia nera dei nostri ragazzi, a prescindere da che secolo si giochi e dai nomi in campo.

Allegri schiera un 4-3-1-2, con Seedorf alle spalle di Ibrahimovic e Robinho. Ed sará proprio il Pelezinho a far parlare di se, nel bene e nel male. Partiamo dai lati positivi. Ha voglia, si muove, a sprazzi é incontenibile, soprattutto sullo stretto dove riesce costantemente a nascondere il pallone e a ripartire in gran carriera. Note dolenti: non si puó sbagliare un goal come quello, davanti al portiere e in solitudine. Dall'errore, per Robinho inizia un'altra partita, quella del voler rimendiare, anche a costo di strafare, con risultati sempre piú tendenti allo sconforto. Diciamocelo tranquillamente, tutti noi ieri eravamo combattuti tra la voglia di vederlo in panchina e quello di vederlo esultare per un goal. Croce e delizia, ma finora, della seconda abbiamo potuto vederne poca. Sul goal incassato c'é poco da dire, prodezza di Suarez che con un tunnel a Nesta si libera in area e serve un pallone d'oro a El Hamdaoui che non sbaglia e trafigge un incolpevole Abbiati da due passi con una sassata sotto la traversa. Di questa partita c'é poco da sottolineare, é stata molto agonistica e nel secondo tempo, soprattutto nel finale, anche abbastanza noiosa. Oltre all'erroraccio di Binho sottolineiamo comunque come l'Ajax sia stata graziata nel finale da uno scellerato Brych che decide di far ripetere inspiegabilmente una punizione del Milan, quando Pirlo a sorpresa aveva messo Inzaghi davanti a Stekelenburg. All'arbitro forse va ricordato che battere a sorpresa e non richiedere la distanza é un diritto di una squadra, anche perché il calcio non é uno sport dove si vince ai punti, o a meriti. Perché se il pareggio era onestamente il risultato piú giusto, rimane l'amarezza che senza quel fischio si poteva uscire dall' Amsterdam Arena con i 3 punti e rimanere appiati al Real Madrid in testa al girone.

Per concludere, vorrei solo ricordare ad Allegri che si possono fare 3 cambi nella partita, e se si vuole fare un cambiamento tattico per inventarsi qualcosa, come il passare al 4-4-2 con Inzaghi e Abate in campo, si puó fare prima dell'85', anche perché Robinho era da 20 minuti in netta carenza di fiato. Ció nonostante, il Milan é imbattuto in Champions, Ibrahimovic ha siglato la terza rete in due incontri, e i progressi si stanno incominciando a vedere anche a livello tattico. E il tutto con capitan Ambrosini e una punta di diamante come Pato ancora ai box.

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