04 settembre 2010

Da un estremo all'altro

Fino a pochi giorni fá, intorno all'ambiente Milan aleggiava la solita atmosfera, quella della rassegnazione di vedere, come da tre anni a questa parte, i rivali concittadini vincere a mani basse lo Scudetto ed essere tra le big della Champions League nonostante la dipartita del vero artefice del miracolo. Cosí come capitó a Oporto, alla panchina di Mourinho successe Benitez, il quale comunque vinse il trofeo disponibile, ovvero la Uefa. Poi nel giro di 48 ore il Milan cede Huntelaar e Borriello per accasare in rossonero Robinho e Ibrahimovic, e quello che sembrava l'ennesimo mercato di circostanza si é trasformato nell'opera d'arte del millenio.

Scommettitori e addetti ai lavori sono giá tutti a puntare sul Milan tricolore e alla finale di Wembley, parole usate anche dal neo mister Allegri. L'entusiasmo é alle stelle, Berlusconi é tornato a fare il presidente e Galliani a fare mercato. Forse troppa l'euforia intorno al Milan, si é passati da un estremo all'altro con troppa facilitá. Prima tutti a fasciarsi la testa, adesso giá c'é chi ha prenotato un biglietto aereo per l'Inghilterra a maggio.

Giusto avere fiducia, e assolutamente positivo il clima intorno ai Rossoneri. Ma come ha ricordato anche Preziosi, essere incoronati Re del Mercato conta poco se a maggio, appunto, non si ha nulla tra le mani da alzare al cielo. Ricordiamoci infatti chi é stato per la decade pre-Calciopoli il Re del Mercato e cosa ha vinto.

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