24 settembre 2010

Caro Allegri cambia il trend: meno aziendalismo

La serata dell'Olimpico ha mantenuto invariata l'imbattibilitá del Milan contro la Lazio, record che dura da 13 anni. Per il resto, i progressi sono stati minimi. La squadra fisicamente é indietro anni luce rispetto a tutte le altre compagini affrontate, segno che é stata fatta una preparazione atleticamente massiccia. A rafforzare l'idea, il fatto che dopo un mese di gioco, in infermeria a Milanello hanno giá timbrato il cartellino: Nesta, Zambrotta, Antonini, Thiago Silva, Ambrosini, Flamini, Robinho e Pato (due volte) e che Abate, quest'anno non titolare, all'Olimpico ha abbandonato la gara per crampi.

Che Allegri parta a diesel é cosa nota, ci volle un sorprendente Cellino a non esonerare il tecnico di Livorno che dopo 5 giornate a Cagliari era ultimo con zero punti in classifica. E combiniamo la cosa con la migliore tradizione Milan, da anni maestro nelle partenze a freno a mano tirato, per poi dover rincorrere tutto il campionato. Era cosí con Ancelotti, é stato cosí anche con Leonardo. Il Milan cambia allenatori (pochi) e interpreti (forse ancora meno), ma la "sindrome della provinciale" é rimasta. Anche qui, il problema lo aveva Ancelotti, é rimasto con Leonardo (vedi 2 punti su 6 con il Livorno retrocesso lo scorso anno). Terzo fattore: il Senato. Ancelotti faceva le formazioni con Maldini, Leonardo predicava i giovani ma poi schierava Oddo centrale, e anche Allegri sembra aver giá dato il nulla hosta a mantenere la tradizione della "Grande Famiglia", dove in estate si possono far giocare Strasser, Odumandi e Merkel, ma poi in campionato Seedorf, Pirlo e Gattuso sono ancora i titolari, come dal 2003 a questa parte. Contro la Lazio abbiamo assisitito a come due giocatori vicinissimi al Milan, Ledesma e Hernenes, abbiano non vinto, ma dominato, la sfida a distanza con Seedorf e Pirlo. Se poi consideriamo che anche il ventenne angolano Gavanda ha dato il suo onesto contributo, non oso immaginare che giocatore sia Montelongo per non meritarsi nemmeno una tribuna.

Caro mister, mi unisco al coro di quelli che preferirebbero addirittura vedere capitolare il Milan con le tue idee che giocare in questo modo con formazioni palesemente non tue. Anche perché non posso credere che hai schierato Inzaghi e Ibrahimovic chiedendo loro di disputare un tempo a testa nel ruolo di ala. Solo cosí possiamo renderci conto di che pasta sei fatto, e di che pasta é fatto questo Milan, squadra che ad oggi non é in grado di impensierire un solo club in Italia e in Europa.

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