Nonostante Quagliarella alla Juventus, Burdisso alla Roma, e altri svariati colpi messi a segno dalle altre squadre, a tenere banco é l'affare dell'anno, ovvero il ritorno di Zlatan Ibrahimovic a Milan, questa volta al Milan. Un approdo, quello dello svedese in rossonero, arrivato con 4 anni di ritardo, a causa di Calciopoli e del golpe Raiola-Branca. Visto che non ho mai perso l'occasione di usare il bastone sulla dirigenza del Milan, é giusto riconoscere i propri meriti quando questi ne hanno. Portare Ibra al Milan per 25/30 mln pagabili in tre rate é stata sicuramente una operazione difficile, il cui successo é dovuto anche alla meticolositá con cui tutto l'ambiente rossonero, finalmente in sinergia, si é mosso. Un acquisto che fá ben sperare i tifosi, non tanto per l'acquisto fine a sé stesso, ma per il segnale che il Presidente Berlusconi ha lanciato.
Posto la e-mail che ho inviato al sito Milannews.it, che comunque, contine un pizzico del consueto pepe che mi contraddistingue.
"Gentile redazione e amici tifosi, vorrei contribuire al tema caldo Ibrahimovic dicendo che le critiche societarie ad oggi sono fuori luogo. Io stesso ho bastonato la dirigenza per le scellerate decisioni del passato, ma strappare Ibrahimovic al Barcellona per 30 mln (in 3 rate), quando i catalani hanno speso 55 mln + Eto'o solo 12 mesi fá, é un capolavoro. Ibrahimovic appunto ha 29 anni, uno in piú di Borriello, quindi non vedo come sia massacrare la politica sui giovani. Alla societá muovo solo un appunto, ovvero che il cash per Ibrahimovic va, e andava, recuperato in modo diverso.
Ad esempio, sarebbe un suicidio vendere Flamini (che prende 4,4 mln all'anno, non 5,5 o addirittura 6,5 come letto oggi sul Corriere), quando un Gattuso (32) voleva essere ceduto ed é stato riconvinto a rimanere (operazione che fruttava al Milan 10/12 mln). O tra gli attaccanti, vendete Borriello, non Huntelaar. Motivi: il Cacciatore é piú bomber, é piú duttile dimostrando di dedicarsi anche a giocare esterno, e soprattutto, non scalcia in panchina. Il partenopeo invece gioca solo centrale, non é un bomber vero, e alla terza panchina inizierá ad imbizzarrirsi. Inoltre, Huntelaar ha dimostrato di voler rimanere, rifiutando svariate destinazioni, mentre a quanto mi risulta, Borriello ha sempre risposto con dei "vedremo" e dei "chissá" e non avrebbe aspettato un secondo ad andare in Spagna. Su di lui ci sono Juventus e Napoli sicuri, approfittiamone. Anche perché comunque la stagione é lunga, la societá con la scelta Ibrahimovic ha dato un chiaro segnale che non ha piú voglia di apparire il "club piú titolato al mondo", ma di dimostrarlo, e quindi con una stagione lunga, Huntelaar e Flamini risulterebbero assai piú utili di Gattuso e Borriello.
Dispiace che entrambi siano italiani, ma i sentimentalismi ultimamente al Milan hanno fatto piú danni che utili, vedi appunto essere vincolati all'estravaganze di Kaladze e Jankulovski, giocatori a cui venne proposto un vitalizio per riconoscenza e per i fasti del passato, politica che al Milan é un lusso che nessuno piú puó permettersi".
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