Il mercato é fermo, l’austerity ha colpito anche il mondo del calcio. Manca il cash e le societá devono trovare un sistema alternativo di fare affari. Stiamo assistendo in sostanza agli albori di quello che successe nell’NBA e potrebbe verificarsi nel calcio, ovvero un mercato fatto di salary cap, di draft e soprattutto di contropartite. Ma cosa succede se le societá sono ostacolate dai propri stessi giocatori? Quello che stiamo assitendo é una situazione sempre piú nuova, ovvero che ora sono le squadre ad essere in ostaggio dei propri calciatori, non pú il contrario. Soprattutto nelle grandi, dove i contratti sono remunerativi, e un calciatore che parte in trattativa é un giocatore ridimensionato, e che quindi non vuole perdere nulla del lauto ingaggio. Un mercato di ricatti e di giochi di potere, dove oggi come non mai, a guadagnarci sono sempre piú i procuratori e gli agenti, anche a scapito dell’interesse primario del proprio assistito, che in quanto calciatore, dovrebbe essere quello di giocare al pallone, e non di rischiare di stare fermo per una stagione intera pur di non intaccare il suo giá florido patrimonio finanziario.
La situazione piú drammatica é sicuramente quella del Milan, dove Oddo, Jankulovski e Kaladze stanno rifiutando da un anno a questa parte ogni possibile trasferimento, nonostante siano finiti a tutti gli effetti fuori rosa. A dire il vero, Oddo ha aperto le porte alla societá, ed é stato “giustamente” contraccambiato con un prolungamento di contratto, che in teoria ne dilaziona l’ingaggio percepito su due stagioni invece che una, ma che in pratica accasa il terzino in rossonero fino al giugno 2012. Jankulovski vuole far scadere il suo contrato col Milan perché non vuole trasferirsi da Milano, mentre Kaladze in pratica é ancora convinto di essere un fuoriclasse e di meritarsi tutto l’ingaggio di 3,8 mln a stagione, avendo rifiutato nell’ordine Napoli e Parma (e si vocifera anche Sampdoria), societá che non gli avrebbero garantito lo stesso stipendio. Al Milan si assiste anche all’assurdo, ovvero dove due giocatori che vorrebbero togliere il disturbo, sono trattenuti a forza, o quasi. Parliamo di Gattuso, che per la terza volta chiede la cessione, e per la terza volta é stato convinto a rimanere. Tradotto in soldi, il Milan avrebbe ricavato, tra cartellino e ingaggio, una decina di milioni. Un altro giocatore che sarebbe tornato allegramente in patria, o a farsi ricoprire di milioni per fare il giocoliere nel campionato americano é Ronaldinho, ma qui é arrivato il veto di Berlusconi, che non andando allo stadio, per sua stessa ammisione, da anni, é convinto che il Gaucho sia ancora il giocatore che vinse il Pallone d’Oro, tanto da proporgli in pratica un vitalizio al Milan (contratto fino al 2014), e definendolo semplicemente “il piú grande di tuti i tempi” (cit.). Qui addirittura parliamo di almeno 24 mln, col serio rischio poi che giá a gennaio il giocatore si accasi a parametro zero. Il calciatore che invece proprio non vuole andarsene, non per capriccio ma per mostrare tutto il proprio valore, é Huntelaar. Per l’olandese arrivano costanti esternazioni di stima e fiducia, ma é tutta facciata, perché Galliani lo venderebbe volentieri e rientrare dei 15 mln spesi per acquistarlo dal Real Madrid. Il tutto perché Inzaghi non vuole smettere e, a 37 anni, scalpita ancora per una maglia da titolare.
All’Inter chi avrebbe voluto andare via é Maicon, che ora peró pretende a 29 anni 6 mln a contratto. Dopo la non facile impresa di piazzare Quaresma (anche se Trivela é costato all’Inter una trentina di milioni di deficit), Branca vorrebbe mettere sul taccuino dei partenti anche Muntari (inserendolo nella trattativa Mascherano, ad esempio) e Mancini. Ma entrambi rispondono picche, e soprattuto l’ex esterno della Roma che rifiuta anche il Lione per giocarsi una chance col nuovo tecnico Benitez. Perderanno invece Balotelli, per una cifra verosimilmente tra i 25 e i 30 mln (quindi nessuna sbancata di 45/50 come qualcuno voleva farci credere). La Juventus é alle prese col caso Camoranesi, vorrebbe intavolare una trattativa per Bale con l’inserimento di Iaquinta, vendere Poulsen e magari anche Diego. Il tutto per provare a prendere Krasic e Dzeko, giocatori interessati alla Vecchia Signora, ma invece vincolati dai propri club che quasi non si siedono al tavolino nemmeno per ascoltare l’entitá dell’offerta. Del resto, CSKA e Wolfsburg sono club che non hanno necessitá di fare cassa, sono societá ricche e floride, vedi anche sempre da parte dei russi l’assoluta fermezza nel non concedere sconti per Honda, il giapponese che sembrava quasi ad un punto di vestire rossonero. La Roma invece vorrebbe fare cassa con Mexes, dopo aver resistito per anni alle avance di Milan prima e Juve poi, ma ora é proprio il francese a non volersi muovere, nonostante un anno in panchina a scapito di Burdisso, giocatore che la Sensi sta cercando nuovamente di ottenere senza peró doverlo pagare 8 mln, cifra assurda richiesta dall’Inter per un giocatore che fino all’altro ieri considerava il 5’ centrale della rosa. Cifra assurda e assai rischiosa, perché i nerazzurri corrono il serio rischio di ritrovarselo in rosa e quindi non solo non incassare nulla, ma pagargli a pieno il contratto.
I contratti come vediamo sono ormai formalitá, servono e non servono, perché oggi é la societá a vincolare un calciatore, ma domani é il calciatore a riccattare il proprio team. Forse é arrivata l’ora di riforme piú sensate e rivoluzionarie che la maledetta Legge Bosman, o l’Articolo 17, anche perché il calcio é forse l’unico sport decisamente non al passo coi tempi, e non solo per il non voler utilizzare le tecnologie in campo. Ma forse a qualcuno fá comodo cosí...
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1 commenti:
La vicenda più critica è quella del milan dove la magra figura l’hanno fatta un po’ tutti……..dalla società che dopo la vittoria di champions ha deliberatamente allungato contratti e ritoccato ingaggi anche all’ultimo dei magazzinieri fino ai soliti parassiti kaladze e jankulovsky che senza un minimo di dignità umana continuano a rifiutare proposte di cessione a squadre di medio basso livello italiane e straniere……stiamo parlando di giocatori che ormai già da due anni starebbero meglio seduti su un tavolo da poker ma che solo il signor galliani poteva trattenere cosi tanto a lungo rifiutando due stagioni fa un’offerta concreta del Liverpool per il georgiano definito assieme a nesta il pilastro della miglior coppia centrale del mondo…..si ma del 2003……….riguardo a ronaldinho e gattuso ormai siamo alla frutta……ci avevano abituati bene lo scorso anno con la vicenda pirlo e quest’anno ce la siamo bevuta di nuovo……ormai la nuova politica del milan è questa: piuttosto di rischiare meglio vivacchiare con le vecchie glorie……riguardo a huntelaar anche qui siamo di fronte alla comicità nonostante io sia favorevole ad una sua cessione che porterebbe soldi freschi pronti ad essere reivestiti su un giocatore di prospettiva e non su un nuovo yacht di piersilvio……o gli si dice che per questa squadra è importante oppure che nel nuovo progetto non c’è spazio per lui……non si può continuamente dichiararlo incedibile e poi valutare tutte le offerte che arrivano…..qualche nota positiva cmq c’è stata quest’anno tipo i due o tre giovani che cominciano a girare come devono e il nuovo mister che finalmente non fa parte della cosidetta “famiglia rossonera”
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