14 agosto 2010

Ultras e zerbini

Il motivo per cui ho deciso di intraprendere la "carriera" del blogger é il non dovere sottostare a sponsor o a direttori che mi dettino linee editoriali. L'informazione di massa ormai é diventata patetica, perché o é schierata a prescindere, o decanta il vincitore di turno, atteggiamento ancora piú viscido, ma sempre piú frequente. Il famoso zerbinismo per far carriera, comportamento che alla fine paga perché porta uno stipendio certo in casa, cosa sempre piú importante, soprattutto di questi tempi. Ma a che prezzo? Ma torniamo all'idea originale, scaturita da quanto letto in lungo e in largo su internet (ieri) e quotidiani (oggi) su Balotelli.

Premetto, e prometto, che non voglio parlare di Balotelli in quanto Balotelli, nel modo piú assoluto. Non mi interessa discutere il Balotelli giocatore, cosí come non mi interessa discutere il Balotelli persona. Il punto non é fare di Balotelli un caso, un simbolo, una campagna pro o contro la gestione Moratti. Non mi interessa se l'Italia ha perso o meno il suo piú grande talento. Non ho mai difeso Balotelli e non intendo erigerlo eroe oggi. Il punto é completamente un altro, ovvero come ha reagito la stampa alla notizia.

L'operazione Balotelli per 28 mln al City (nel titolo scriveranno 33?!) é definita testualemente "record" da Eurosport, dimenticandosi una svariata serie di elementi nel trafiletto, come l'acquisto di Rooney da parte del Manchester United (fatto notare da un utente, e ho controllato, l'inglese fú acquistato nel 2004, quindi diciannovenne, per 33 mln di sterline), o come l'impossibilitá di paragonare i costi dei cartellini in epoche differenti (fatto notare da un altro utente). Basta infatti pensare a cosa spese l'Inter stessa per Ronaldo, e paragonarlo alle cifre attuali di Messi, Cristiano Ronaldo, o lo stesso Ibrahimovic. Vi sembra che questi giocatori si muovano o si sarebbero mossi per 23 mln? Il sostituto di Balotelli poi doveva essere Kuyt, ed invece arriva Sculli, e nessuno sottolinea la cosa, se non riportare un'intervista di Milito che elogia le doti dell'ex compagno di squadra (e ci mancherebbe il contrario), definendo uno scarto della Juventus di Moggi e Bettega, un giocatore che farebbe comodo a qualsiasi squadra. Certo, ma quando si é circondati da Eto'o e Milito e innescati da Sneijder, credo che sia decisamente piú facile giocare, con tutto il rispetto per Sculli. Ma abbandonare una trattativa per Kuyt e ripiegare sull'esterno ex Genoa é un gigante passo indietro, ma nessuno di quelli che ha la possibilitá di scrivere per milioni di utenti ha avuto il coraggio, o la decenza, di evidenziare la cosa.

Inoltre volevo sottolineare come la sconfitta dell'Inter col Panathinaikos non sia quasi praticamente mai avvenuta (non ricordo su quale giornale, ma il titolo fú "Sconfitta indolore", con un articolo che elogiava solo il goal di Coutinho), mentre il Trofeo Tim (vinto ai rigori contro un Milan che ha preso una traversa dopo 2 minuti) meriti addirittura un titolo come "Anche ad Agosto a vincere é sempre e solo l'Inter". Per non parlare di un Moratti che ha definito "immorale" la richiesta del Liverpool per Mascherano, lui che ha investito in 15 anni circa 1.200 mln per vincere una Champions, che ha pagato 12 mln un allenatore, e che solo due stagioni fá investí 28 mln per Quaresma, stessa identica cifra che il Manchester City ha sborsato per Balotelli. Il vero problema é che i giornalisti in sala stampa non hanno gli attributi di far notare queste cose, che Balotelli non é un generatore di plusvalenze, é uno che ha ammortizzato il peggiore investimento dell'Era Moratti (e forse non solo) perché almeno i Vampeta e i Gresko costavano noccioline se paragonati al portoghese. Non c'é dunque bisogno di buttarla sul tecnico-tattico, sul patriotico e sulla fuga dei talenti, o sul fatto che all'Inter l'unico italiano che poteva essere titolare si accasa in Inghilterra. Bastava un'esamina semplicemente finanziaria dell'operazione e infilarci dentro il gap tecnico tra Kuyt e Sculli come rimpiazzo in rosa.

Per tirare le file, visto che esistono diversi tipi di giornalisti, il mio consiglio é: diffidate dagli obiettivi, dagli imparziali, dai moderati, da quelli che "scrivono di calcio come scrivessero di cronaca" per intenderci. Il calcio é passione, se non hai passione per questo sport, dedicati ad altro. Diffidate dai giornalisti che si definiscono simpatizzanti, non esistono. Per una squadra si fá il tifo, solo per una e una soltanto. In televisione ci sono giornalisti che dicono di tifare per le romane... sono assurdi... come si fá a tifare contemporaneamente per Lazio e Roma? Immaginatevi voi a supportare contemporaneamente Juventus e Torino, o Milan e Inter? Qualcuno conosce un tifoso del Genoa con il poster di Vialli o Mancini in camera da letto? No, e allora, smettiamola con questa farsa. Solo Veltroni da sindaco di Roma faceva il tifo contemporaneamente per la Juventus e per entrambe le romane. O Berlusconi Premier e milanese é contento dei successi dell'Inter. I tifosi veri non sono politici, non sono diplomatici. La sportivitá é ammettere la propria inferioritá, o la superioritá dell'avversario, non complimentarsi con loro o addirittura tifare per essi. Quelli che dicono che in Europa tifano per le italiane sono come quelli che tifano solo per la nazionale, ovvero gente che segue il calcio quando alla televisione non c'é niente di meglio, o per non essere tagliati fuori dalla vita sociale quando bevono un café al bar, o sono in pausa sigaretta con un collega al lavoro. Null'altro. Se siete interisti ascoltate Corno e Gianluca Rossi. Se siete milanisti Pellegatti o Crudeli. Non cercate l'occhio distaccato perché non esiste. Comprate Tuttosport, per intenerci, la Gazzetta rosa non ha piú senso. Cosí come non ha piú senso un sito come Yahoo! Sport-Eurosport Italia, diretto da Benzi che si definisce tifoso dell'Arsenal e del Flamengo, ma che sono anni che non perde l'occasione di spennellare miele sull'Inter; o é interista ma si definisce imparziale per la posizione che ha assunto, oppure sventola a turno la bandiera del vincitore. In ogni caso, non so cosa sia peggio. Poi qualcuno mi spieghi come un italiano possa tifare per squadre straniere, di cui una brasiliana, perché io proprio non riesco a saltarcene fuori. Io sono legato affettivamente al Benfica per una serie svariata di motivi, che dipendono piú da Lisbona che altro, o all'Hertha Berlino, ma non c'é paragone con quello che provo per la mia squadra del cuore, e non avrei un minimo dubbio per chi tifare in caso di scontro diretto.

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1 commenti:

fenicottero ha detto...

gli uffici stampa delle squadre di calcio sono gestiti ad inviti ad personam. pertanto le societa' si riservano di far partecipare alle conferenze stampa chi vogliono. Inoltre le domande devono essere inviate in anticipo in modo da potere "selezionare". diciamo che il regime bulgaro era piu' permissivo.