11 agosto 2010

Commento sul mercato pt.1: Roma e Sampdoria

ROMA: I Giallorossi perdono Toni ma scommettono forte su Adriano, l'Imperatore che a Milano é ricordato piú per la vita mondana che per le prestazioni, specialmente nell'ultimo periodo. Scommessa azzardata, ma il giocatore ha caratterstiche indubbie, se ritrova lo smalto atletico é devastante, ha una fisicitá straripante oltre all'ottimo tiro. A centrocampo dal Palermo arriva Simplicio, buon giocatore ma che alla Roma serve poco, essendo il ruolo giá coperto da Perrotta o anche da Menez, senza dimenticarci Baptista. In questo senso, forse serviva piú Bresciano, capace di cimentarsi sia al centro che sulla fascia, facilitando le scelte di mr. Ranieri per un eventuale 4-2-3-1 offensivo (con Brasciano e Vucinic esterni appunto, Totti al centro e Adriano punta) finito invece alla Lazio. In difesa credo si sia perso troppo tempo confidando nella conferma di Burdisso, e si é lasciando andare con forse troppa legerezza Motta, tornato ad Udine per finire alla Juventus, che era un buonissimo terzino per questa formazione. Si fanno i nomi di Lugano e Luisao, entrambi ottimi e personalmente molto piú forti e affidabili dell'argentino. Il problema della Roma é sempre lo stesso, la qualitá della panchina, soprattutto in difesa a questo punto, senza terzini poi davvero di qualitá escluso il solo Riise, troppo poco. Mancano dunque due giocatori di qualitá, un centrale e appunto un terzino destro, sperando che Adriano sia dunque una scommessa vinta.

SAMPDORIA: La prima grande vittoria di Garrone é sicuramente quella che la sua Samp  non é diventata un supermercato per le grandi, soprattutto della Juventus, non cedendo Palombo e non smembrando il tandem Cassano-Pazzini. Inoltre si é resistito per Ziegler e Poli, lasciando la squadra intatta. Il solo cambio in pratica é Curci-Storari a difendere i pali, oltre a Di Carlo in panchina. La Sampdoria ha pescato il Werder nei preliminari, forse la squadra peggiore capitabile. Se passa il turno, vedo davvero una rosa inadeguata alla stagione, quantitativamente troppo corta e qualitativamente sicuramente non temprata a reggere il doppio stress. Di Carlo arriva alla prova della maturitá allenando una medio-grande, ma come primo impatto invece di una Europa League placida si trova subito a disputare la Champions League; speriamo regga l'urto, cosí come lo reggano molti ragazzi di questa rosa. La formazione andrebbe rafforzata in tutti i reparti, soprattutto in difesa dove potrebbe ricercare almeno 2 giocatori da inserire come titolare. Il cantiere qui potrebbe essere potenzialmente infinito, tutto dipende dagli obiettivi di Garrone, e da quanto denaro é disposto a mettere sul mercato, ora che non ha piú un D.S. come Marotta che gli regaló Cassano gratis.

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