12 agosto 2010

I soliti sospetti

L'argomento di oggi prende in prestito il titolo del famoso film di Bryan Singer. Si, perché come da migliore tradizione, anche Calcio Critico (per non dire specialmente Calcio Critico), vuole vederci bene dietro a certe cose. La cultura del sospetto, insomma, la fá ancora da padrona in questo calcio. L'idea parte da una situazione anomala, ovvero dal fatto che nell'anno dell'austerity ed in previsione del famoso fair-play finanziario, c'é un Genoa che spende e spande, che fá sembrare il Milan la propria societá satellite, che si é giá accordato per Ranocchia con l'Inter per la prossima stagione, e che sta proponendo Bocchetti alla Juventus dopo averne ottenuto Criscito in modo praticamente indolore. Preziosi in questa sessione di mercato ha giá speso intorno ai 50 mln (tra cartellini e ingaggi), regalandosi giá nove giocatori, e si sta adoperando per portare Boateng al Milan, per poi sferrare gli ultimi due colpi: Insua (sembra che l'unico intoppo sia solo l'ingaggio, mentre col Liverpool l'accordo sia giá stato raggiunto) e Dos Santos (guarda a caso, altro giocatore seguito dal Milan). Ma oltre al Genoa c'é la Lazio, societá che sappiamo attentissima ai bilanci, che in sordina ha riscattato Floccari (8 mln), si é aggiudicata Hernanes (14 mln), si é accaparrata lo svincolato Bresciano, e ha preso altri due giocatori, Gonzales e Garrido, l'ultimo dei quali dichiarato dal presidente Lotito un obbiettivo primario del club. Il tutto con la sola cessione di Kolarov (si parla di 18/20 mln) e 5 contratti in meno da pagare, nell'ordine Inzaghi, Siviglia, Dabo, Baronio e Julio Cruz. Se dunque la Lazio, tra entrate e risparmi, potrebbe risultare verosimilmente a pari (anche se credo che il tassello definitivo sará la cessione di Ledesma), il Genoa sicuramente non lo é. Il tutto quando il resto d'Italia é immobile, o quasi.

Non voglio gettare sospetti sulla lecitá delle operazioni del Genoa, anzi. Credo peró che queste operazioni siano frutto di una piú elaborata pianificazione, una programmazione di cui vedremo il quadro completo il prossimo anno, quando appunto il fair-play finanziario dovrá entrare in vigore. Non a caso, l'Inter che ha speso milioni fino allo scorso anno, in questa sessione ha annunciato in pompa magna grandi colpi, come Mascherano e Kuyt, e poi si ritroverá uno Sculli in piú (dal Genoa) e un Balotelli in meno, spacciando l'aver rifiutato 25 mln per il ventinovenne Maicon (e imminente ritocco contrattuale a 6 mln) come un grande acquisto, oltre a Coutinho (giá comprato due stagioni fá) e Ranocchia (anch'egli, guarda a caso, dal Genoa) in arrivo per la stagione 2011/12. Parentesi Inter, che qui scrivo perché "Verba volant, scripta manent": sono convinto che col Barcellona ci sia giá un accordo per Messi, perché non credo che LaPorta (l'uomo che per intenderci ha rifilato Ronaldinho e Zambrotta al Milan a 28 mln dopo essersi fatto pregare per due anni), sia stato cosí scellerato da accettare un prezzo come Eto'o + 50 mln per Maxwell e Ibrahimovic. Quindi per me, qui gatta ci cova, e sulla base di quella trattativa, reputo un accordo giá in linea di massima per l'argentino all'Inter, con restituzione (anche parziale) del denaro investito dai Catalani. Chiusa parentesi e torniamo alla Serie A.

Quello che appunto mi suona strano é come il centro del mercato di tre grandi Inter, Milan e Juventus, sia diventato appunto il Genoa. Il Grifone con l'Inter ha giá messo in piedi il colpo Motta-Milito per 20/25 mln piú vari cartellini, come Destro e Acquafresca. Adesso venderá Sculli e ha giá piazzato Ranocchia. Col Milan ha girato Amelia in prestito (con diritto di riscatto della comproprietá), ha venduto Sokratis (per 4,5 mln cash, + le comproprietá di Strasser, Odumandi e Zigoni), propone prima uno scambio Mesto-Abate, poi propone Bocchetti (per, nell'ordine, Abate, Jankulovski e Bonera), e infine girerá in prestito oneroso (a 1,5 mln) Kevin Prince Boateng, appena sará riuscito a convincere Vanden Borre. Quindi non perde tempo e propone Bocchetti alla Juventus. Ma soprattutto, si accaparra con una facilitá disarmante Rafinha e Miguel Veloso, oltre al fatto che sembra anche in pole per Dos Santos. Rafinha é un terzino seguito da Milan e Juventus da almeno due anni, ed entrambe le compagini necessitano di un esterno difensivo. I Bianconeri questa stagione avranno Motta, giocatore peró in prestito con diritto di riscatto (come a dire, rispedibile al mittente senza vincoli); il Milan invece sul terzino proprio non vuole investire, e la scelta di Sokratis é significativa, in quanto il greco puó giocare anche sull'esterno, ma é fondamentalmente un centrale (come lo stesso mr. Allegri ha fatto notare). L'aver trattenuto Oddo (rinnovandogli il contratto) e il non aver ceduto Abate in pratica chiude ogni porta in difesa. Da qui il primo sospetto, ovvero se Rafinha sia arrivato in Italia e sia stato parcheggiato a Genoa come vetrina per valutarne l'impatto sulla Serie A. Stesso discorso per Miguel Veloso, giocatore seguito da entrambe le milanesi. Il Milan a centrocampo é abbastanza contato, non ha un vice Pirlo (se pensiamo che anche quest'anno sará Seedorf in pratica, o si cambierá schema) e l'etá media della mediana é elevata, con Ambrosini e Gattuso (ormai costretto a rimanere al Milan per quanto credo) over trenta giá da un paio di stagioni. L'Inter poi non ha un vero e proprio regista a centrocampo, il gioco lo fá Sneijder piú avanti, e considerando l'etá che avanza anche per Stankovic e Cambiasso (senza contare che capitan Zanetti ne avrá 38 di anni la prossima stagione), un mediano in prospettiva serve. Si potrebbe inserire ancora la Juventus nel quadro, visto che Marchisio, Sissoko e Melo non hanno certo i piedi delicati per impostare le azioni, e anche nei taccuini di Marotta non sembra figurare alcun centromendiano.

In sintesi, il Genoa quest'anno spende, cerca di assicurarsi un posto in Europa, e l'anno prossimo incassa con cessioni giá stabilite, o comunque sicure entrate, come introiti derivanti dalle tre comproprietá coi Rossoneri (caso Borriello docet). In ogni caso, ancora una volta, complimenti a Preziosi che in un senso o nell'altro, non ci perde mai, ed é in pratica l'unico a mettere un pó di pepe in questo calcio mercato assai  scarno e fino a questo punto mediocre.

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