16 agosto 2010

Commento sul mercato pt.2: Fiorentina e Udinese

Se escludiamo il Milan, squadra su cui batteró il chiodo finché avró fiato, le societá che mi hanno profondamente deluso fino a questo punto di mercato sono Fiorentina e Udinese. La cosa assurda, quasi inverosimilmente, é che le suddette sono societá che ho sempre profondamente ammirato, e invidiato, a livello di gestione, forse piú di tutte le altre. A Firenze c'é Corvino che é indubbiamente uno dei "volponi" del calcio, dirigente che col niente, o quasi, ha portato a Firenze campioni e campionissimi, costruendo una signora formazione nonostante la non lontanissima Serie C2. Ad Udine invece eravamo abituati ad assistere a miracoli, giocatori sconosciuti che approdavano in Italia per due lire dai piú disperati campionati del mondo, e che i Friulani rivendevano letteralmente come fossero oro colato. Purtroppo Leonardi é finito in Emilia, e i Pozzo non hanno rimpiazzato adeguatamente il cervello di tali operazioni. Si, perché l'Udinese continua a vendere, ma non pesca piú nessun fenomeno dal cilindro... sembra una vita che in bianconero non approda gente come Pizarro, e i soli Inler, Zapata e Sanchez (parzialemente, perché io non stravedo per questo giocatore) sono i reduci dell'occulato operato dell'attuale D.S. del Parma.

Il primo errore commesso dalla dirigenza Viola é l'arrivo a Firenze del polacco Boruc, portiere che minerá sicuramente la serenitá di Frey, in quanto le gerarchie saranno solo teoriche. In una squadra la rosa competitiva é una cosa che non puó prescindere dalle gerarchie, e due portieri esattamente coetanei (30 anni) e tecnicamente equivalenti, sono come una scuderia di Formula Uno con due prime guide... Alonso-Hamilton docet, il mondiale lo ha vinto Raikkonen. Il budget poi é stato praticamente speso con l'Udinese (ecco perché ho scelto di parlare di queste due squadre insieme), con il saldo per Felipe (8 mln circa, dopo il prestito oneroso dello scorso anno) e una decina di mln per D'Agostino. Con Jovetic fuori combattimento per almeno tutto il girone d'andata, e con il primo sostituto Ljajic anch'egli fuori per infortunio (anche se dovrebbe essere disponibile dalla 3' di campionato), Corvino non ha puntato ancora nessun sostituto nel ruolo. Inoltre l'eccessive pretese per Vargas (25/30 mln), hanno fatto scappare tutte le pretendenti, come Real e Inter, bloccando definitivamente il mercato salvo intervento diretto dei Della Valle. Attualmente la Fiorentina si é indebolita rispetto alla passata stagione, non potendo nemmeno schierare Mutu squalificato per doping.

L'Udinese anche quest'anno ha fatto i suoi 30/40 mln di utile, con un commercio di giocatori quasi inquantificabile, gente prelevata da un club e venduta ad altri direttamente, al solo scopo di generare plusvalenze. In compenso non si sá bene chi abbia comprato, sembra essersi intestardita su Denis (punta che manca a livello tattico) ma pare ci sia un gioco di power-play col Napoli per Inler. In compenso via Motta e Pepe (per entrambi prestiti onerosi alla Juventus), D'Agostino e cessione definitiva di Felipe, oltre che Lukovic allo Zenit. La squadra l'anno scorso é stata salvata dai goal di Di Natale; se quest'anno non ha pescato un asso in una delle sue trattative, o non chiude per un paio di giocatori solidi, vedo una stagione con l'acqua alla gola per i friulani. Ma torniamo a D'Agostino, simbolo di strategie che reputo autolesioniste.

D'Agostino rappresenta per l'Udinese il piú grande errore di valutazione di un calciatore. Lo scorso anno c'erano svariate squadre, italiane (su tutte le Juventus) e non (ricordiamoci il Real Madrid...) disposte ad investire sull'ex Roma. Bene, l'Udinese rispose 24 mln, quando per 15 avrebbe trovato terreno fertile, se non presupposti di un'asta. Dalla barca ovviamente scesero tutti e il giocatore rimase ad Udine da segregato in casa, pochissime prestazioni e di bassa caratura. Il risulato é una svendita del regista quasi obbligatoria. Perdita finanziaria per i Bianconeri, ma ció nonostante, riescono a salvare il salvabile grazie alla Fiorentina che abbocca. Si, perché se c'era un giocatore da non comprare, era D'Agostino. Indipendentemente da quello che penso del giocatore, le sue caratteristiche sono quelle del regista. Ora, la Fiorentina gioca con un 4-2-3-1, e come regista ha giá Montolivo (che é anche capitano). Montolivo e D'Agostino non possono giocare insieme perché lascerebbero la difesa troppo scoperta, nessuno dei due é un interdittore, e sulle fasce ci sono Marchionni e Vargas che non sono questi gran difensori. D'Agostino quindi é un alter-ego di Montolivo, pagato 10 mln o per fare il comprimario, o per rendere la squadra sbilanciata. Ricordiamoci infatti esempi illustri, come quello del Real Madrid che svendeva i mediani come Makelele, per poi rimediare figuracce nazionali ed europee con i vari Figo, Beckham, Guti e Zidane a centrocampo (quindi calciatori dal blasone ben piú elevato di D'Agostino). E in ogni caso, se parte Bolatti, serve una alternativa a Zanetti, anche perché non esiste quasi nemmeno memoria storica per ricordare una stagione da integro per l'ormai trentatreenne di Carrara.

Vista dunque la passata stagione di queste compagini, sicuramente entrambe avrebbero dovuto operare piú attentamente sul mercato. Ad oggi, sia i Viola che i Friulani risultano presentarsi ai nastri di partenza con squadre piú deboli, senza contare che ambedue hanno un allenatore nuovo: Guidolin torna ad Udine dopo 11 anni, mentre per Sinisa Mihajlovic si tratta della prima vera grande sfida. Se non cambia qualcosa entro fine mercato vedo difficilmente non solo il raggiungimento di un traguardo europeo, ma anche il comparire nella colonna sinistra della classifica. Come a dire, obiettivo dell'anno: salvezza tranquilla...

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