16 agosto 2010

La mia posta su milannews.it

"Carissima redazione e amici tifosi, come é stato evidenziato da utenti e addetti ai lavori, il Milan é una societá in grado di aver creato una profonda spaccatura all'interno della tifoseria stessa. Come sempre, la veritá sta nel mezzo, quindi nessun piagnisteo, ma altrettanto un po di oggettivitá non guasterebbe. Definire il Milan una squadra mediocre, addirittura fuori dalla Zona Uefa, o quasi, mi sembra eccessivo, quasi paradossale. Peró guardiamo in faccia alla realtá, il Milan ha 13/14 giocatori e basta, quindi non é una questione di "undici", ma di rosa. Se si ferma Pato non segna nessuno, o quasi. E speriamo che il trentaquatrenne Nesta, che non é integro da 6 anni, giochi questa stagione intera? Bonera é sempre rotto, Kaladze e Onyewu sono inguardabili e finalmente fuori rosa. Rimane Sokratis e un altro trentaquatrenne, il bello Yepes. Huntelaar continua a ricevere conferme di facciata, ma non vedono l'ora di venderlo e rientrare dei 15 mln spesi solo una stagione fá. Ieri contro l'Inter abbiamo perso ai rigori prendendo una traversa, ma in piú di 20 minuti non abbiamo creato una situazione da goal concreta contro 5/11 della loro Primavera. Il famoso tesoretto Fininvest di 15 mln é intatto aspettando chissá chi, visto che anche Boateng arriverá tramite Preziosi per un massimo di 1,5/2 mn per il prestito oneroso, il fair play finanziario entrerá in vigore dal 2018, ma noi l'abbiamo iniziato nel 2005 vendendo Shevchenko per 45 mln e investendone 22 per Oliveira (con il Saragozza che ci deve 6 mln, arrivando a 21 mln di tesoretto), e dulcis in fundo, se avessimo solo voluto, Danilo Pereira sarebbe stato nostro da almeno un mese, con il nulla hosta e benedizione di Rui Costa, ma anche 150.000 euro sembrano diventati una somma difficile da investire per una delle migliori promesse mondiali, nonostante sia un parametro zero e abbia 19 anni. Ormai sembra passato un secolo da quando nella stessa sessione arrivarono Seedorf, Rivaldo, Nesta e Tomasson, seguiti l'estate successiva da Kaká, Pancaro e Cafú. Sembra un secolo da quando il Milan sapeva fare mercato e programmava le vittorie, invece che fare proclami. Speriamo non passi davvero un secolo, e che torni entusiasmo e competenza, perché altrimenti la prossima finestra di mercato vedrá Pato e Thiago Silva salpare verso realtá ambiziose".

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