08 agosto 2010

L'era Prandelli

2006-2010. Quattro anni per trasformare una squadra di eroi in una nazionale farsa. I Campioni del Mondo infatti escono nel girone piú facile ipotizzabile, il famoso gruppo che "nemmeno ad averle scelte", sarebbe risultato non solo a portata di mano, ma proprio da (stra)vincere.

Invece la spedizione azzurra parte male e finisce peggio, una disfatta. Paraguay, Nuova Zelanda (1 punto nell'unico precedente mondiale, e unica squadra a presentarsi con un dilettante in rosa) e Slovacchia (all'esordio assoluto) non presentavano certo uno scoglio insormontabile per Lippi e truppa. Risultato: due pareggi e una sconfitta, squadra molle, svogliata, totalmente priva di spina dorsale, di voglia di reagire. Girone chiuso con 2 punti, ultimi dietro anche alla Nuova Zelanda imbattuta (3 pareggi). Inutile rievocare piú del necessario i fatti che portarono a tale disastro, a partite da un c.t., Lippi, che accettó un impiego part-time sapendo giá di venir rimpiazzato indipendentemente dall'esito. O dal fatto che Lippi, da parte sua, si fidó eccessivamente di giocatori logori, alcuni dei quali come Camoranesi e Gattuso, infortunati per gran parte della stagione. Quel che é stato é stato, si volta pagina, la nazionale affidata a Cesare Prandelli, che come prima cosa convoca il solo De Rossi come reduce del mondiale tedesco. Ma soprattutto, compare Cassano, il giocatore che piú rappresenta la chiusura del capitolo Lippi. A coronare le novitá, Balotelli e il cambio di testimone tra gli oriundi bianconeri, con Camoranesi che passa la torcia ad Amauri. Ecco dunque le prime convocazioni del tecnico di Orzinuovi:

Portieri: Mirante (Parma), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna); Difensori: Antonini (Milan), Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Lucchini (Sampdoria), Molinaro (Stoccarda), Motta (Juventus); Centrocampisti: De Rossi (Roma), Lazzari (Cagliari), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Juventus); Attaccanti: Amauri (Juventus), Balotelli (Inter), Borriello (Milan), Cassano (Sampdoria), Quagliarella (Napoli), Rossi (Villarreal).

Facendo i piú grandi auguri a Cesare Prandelli, sperando di vedere un Italia dinamica e non piú succube di qualsiasi formazione, mi permetto qualche appunto, sia in positivo che in negativo, riguardo i convocati.

PRO

La prima cosa che salta agli occhi é come il pupillo numero uno di Prandelli, Gilardino, sia rimasto a casa seppur convocabile. Direi prima ottima scelta, perché questo mi permette di esprimere un parere personale sul bomber italiano, ovvero che é uno dei giocatori piú sopravvalutati del panorama nazionale. Segna praticamente solo di testa e in area quando gli piovono decine di cross a partita. Non un uomo squadra, ma uno che a bisogno di una squadra che giochi per lui. E nella Fiorentina qualcuno avrá notato che quando segnava lui non segnava Mutu, e viceversa. Questo perché il rumeno si stancava di cercare sempre il cross o l'assist per il compagno, e quando questo succedeva, a finire sul tabellino c'era Mutu, non Gilardino. Sará poi un caso, ma il sottoscritto in primis ricorda piú i goal sbagliati dal biellese che quelli segnati, soprattutto in Champions League.

Lo stacco dalle scelte fisse di Lippi raprresenta l'ennesimo traguardo, conquistato indipendentemente dall'etá avanzata di alcuni giocatori. Spero che dall'epurazione faccia definitivamente parte Gattuso, giocatore che non ne ha piú e che non puó compensare alla mancanza di fiato con doti tecnico-tattiche. Inoltre confido che la mancanza di Pirlo non sia solo vincolata alle attuali condizioni fisiche del bresciano. Sia chiaro, Montolivo non é nemmeno paragonabile a Pirlo, Andrea 7/8 anni fá conquistava il Mondo col Milan da titolare inammovibile e Montolivo non sará mai all'altezza di Pirlo come picchi. Peró questa Pirlo-mania/Pirlo-dipendenza é frustrante quanto dannosa, oltre al fatto che 31 anni si sentono sulle gambe, é ora di cambiare anche in cabina di regia.

Spazio ai giovani: Sirigu, Astori, Bonucci, Motta, Rossi e Balotelli sono i giocatori su cui bisogna costruire, non ha senso nel calcio moderno intestardirsi con gente over 30, l'esperienza é utile, ma le gambe devvono girare, e bisogna aver gente che ha fame di vittorie e non la pancia (e il portafogli) piena. La Germania che aveva un etá media sui 24 anni ha rifilato 4 goal all'Inghilterra e all'Argentina prima di perdere 1 a 0 contro i campioni del Mondo (con un rigore netto di Sergio Ramos su Klose non assegnato...), la Spagna stessa schierava Busquets e Pedro nell'11 titolare.

Cassano adesso non deve essere visto come il salvatore della patria; peró é quel giocatore che mancava, il classico folletto imprevedibile che é mancato ai mondiali, il funambolo che nei minuti finali di partite compromessi poteva trovare la giocata, il goal o l'assist necessario... fare quello che ha fatto Quagliarella contro la Slovacchia in pratica.

CONTRO

Marchetti sarebbe partito titolare, e per me il portiere del Cagliari é un giocatore estremamente sopravvalutato. L'infortunio lo rimanda a casa e arriva Mirante, con Sirigu promosso titolare, stavolta. Partendo dal presupposto che se a 25 anni si gioca ancora nell'Albinoleffe, con tutto il rispetto, c'é un motivo, il "cagliaritano" dimostra una staticitá in porta maniacale. E un portiere che non esce e che non fá propri i palloni nell'area piccola, é un portiere limitato e limitante. Se andiamo a vedere poi nel dettaglio, é corresponsabile di due goal slovacchi su tre allo scorso mondiale. Attualmente tra i giovani (e Marchetti ha 27 anni, quindi non un giovanissimo), Viviano (25) e soprattutto Sirigu (23) rappresentano migliori certezze anche in prospettiva. Senza dimenticarci che nonostante il trend di portieri stranieri e sempre piú brasiliani, quella italiana rimane ancora una delle migliori scuole al mondo, e personalmente, potrei anche sorteggiarli, o quasi, i tre portieri da portare in un Mondiale.

La difesa mi soddisfa, ma Molinaro a scapito di Balzaretti spero sia una pura questione di forma del palermitano, perché l'ex Juve non mi pare certo un fenomeno, e i suoi cross finiti dove dovrebbero finire sono alquanto rari. Idem, anzi dato per scontato, il discorso Criscito. A centrocampo continua il trend di non convocare Ambrosini, me ne faró una ragione, visto che lo reputo con De Rossi il piú forte mediano italiano sicuramente degli ultimi 10 anni, se non 20. La cosa peró che assolutamente non digerisco é la presenza di Amauri. A parte il fatto che l'attuale Pazzini risulterebbe piú affidabile, Amauri é un giocatore che é italiano per matrimonio, e che fino a ieri avrebbe detto di sí alla nazionale brasiliana. Amauri italiano é come il brasiliano Santos della Tunisia, o l'omonimo "giapponese" prima di lui... questo non é un caso come Balotelli, é completamente diverso... sul Balo non so cosa dire, é un giocatore dalla fisicitá straripante, se ha voglia di giocare a calcio ha le carte in regola... non potendo resettarlo e riprogrammarlo per diventare un professionista, consapevole della fortuna che si ritrova, speriamo che almeno in nazionale possa realizzare quello che all'Inter ha fallito di dimostrare nonostante vari tentativi.

Aspettando dunque la prima partita ufficiale, rinnovo il piú sentito "in bocca al lupo" al nuovo tecnico e ai nostri ragazzi, per una Italia che finalmente ci renda fieri e orgogliosi, che vinca e convinca... ma se proprio non convice, che almeno porti a casa il risultato questa volta.

Esprimi il tuo parere! Calcio Critico permette di commentare i post anche in modo anonimo e senza alcuna registrazione.

0 commenti: