Il caso Ronaldinho e l'odierna smentita attraverso il sito ufficiale del Milan mi hanno spinto ad un'immediata e-mail alla redazione di milannews.it. Essendo il sottoscritto un affezionato della lettera del tifoso, colgo l'occasione di questo blog per postare qui le e-mail inviate, siano queste pubblicate o meno. La e-mail é appunto riguardante l'errata gestione del caso Ronaldinho.
"Spettabile redazione e amici tifosi, reputo il fresco comunicato ufficiale sull'incedibilitá di Ronaldinho un grandissimo errore. Credo che il Milan sia forse l'unco club che smentisce i rumours sul proprio sito ufficiale, cosa regolare da un paio di stagioni. Questo é segno di debolezza, come a cercare accondiscenza mediatica. Secondo voi qualcuno avrebbe 20 anni fá convocato una conferenza stampa per smontare un voce su eventuali interessamenti a Baresi, o Van Basten? Inoltre credo che questa manovra penalizzi comunque il Milan: se il giocatore rimane, il Milan perde l'occasione di trovarsi 24 mln da investire, tra cartellino e risparmio ingaggio. Non male per un ventinovenne sovrappeso che non rientra nel piano tattico di mr. Allegri. Il renderlo cosí indispensabile adesso dá al fratello-agente il coltello dalla parte del manico per chiedere in pratica un rinnovo fino al 2014 per la cifra (quasi) che vuole. E voi ve lo vedete il giá quasi immobile Dinho correre fino a 34 anni? Se invece lo si cede, direi che si tratta dell'ennesimo danno d'immagine sulla credibilitá della dirigenza del Milan, dopo le pagliacciate su Shevchenko e le favole su Kaká. Se infine, terza ipotesi, si tiene fino a fine scadenza (2011), mi chiedo la genialitá di perdere a paramentro zero un calciatore del genere, senza stimolo convocazione in verde-oro, e che da gennaio in poi sará solo distratto tra lo scegliere il ritorno in patria o i milioni americani... in ogni caso, lo show del Premier prima, e questo comunicato ora, mettono il Milan in una pessima situazione, dalla quale il Milan ne uscirá comunque sconfitto, o economicamente, o tatticamente, o intaccando ulteriormente quell'appeal ormai perso, rimasto intatto solo nella mente della dirigenza, che nonostante le figuracce europee e nazionali degli ultimi anni, continua a credere di avere una squadra seconda a nessuna e competitiva su tutti i fronti. Meditino signori, meditino".
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